Gianni Blasi
Nato in Italia e immigrato in Canada nel 1951 passando per Pier 21 ad Halifax. Ha vissuto a Toronto e ha frequentato la scuola pubblica canadese. È tornato in Italia nel 1966 per proseguire i suoi studi all’Università di Napoli all’Istituto Universitario Orientale, laureandosi in Lingue, Letterature e Istituzioni dell’Europa Occidentale con gli Onori di Prima Classe con Lode. Il signor Blasi è diventato assistente professore all’Orientale insegnando inglese e letteratura inglese e nel 1996 si è ritirato dal sistema scolastico italiano per diventare insegnante libero professionista istituendo corsi di lingua a Ceprano, Alatri e Frosinone, nel centro Italia.
Dal 1986 conduce studi sulla Seconda Guerra Mondiale, concentrandosi particolarmente sui fronti di Anzio e Cassino. Ha lavorato per l’Ambasciata Canadese a Roma e per il Ministero degli Affari dei Veterani In Canada. È stato consulente per sei documentari sui fronti di Cassino ed Anzio: per Frantic Films-Winnipeg, CSOR-Petawawa, FSSF Association, Treehouse dream e War Junk.
Dal 2006 organizza viaggi sia in Italia che in Francia per la FSSF Association e per i veterani della Nuova Zelanda. Il Sign. Blasi ha partecipato all’Operazione Husky 2013 in Sicilia per la commemorazione dello sbarco e i combattimenti della 1 Divisione di Fanteria Canadese da Porto Palo a Catania ed è stato insignito degli Onori dal Senato Canadese nel 2014 per la sua collaborazione alle Forze Canadesi nella Valle del Liri nel 1944. Gianni Blasi è stato parte integrante nella realizzazione del documentario a Montecassino. Una fonte di conoscenza, è stato un onore lavorare al suo fianco.
Andrea Di Marco
Andrea Di Marco, 55 anni, è uno avvocato e magistrato onorario che svolge prevalentemente la sua attività professionale in Ortona, dove vive insieme alla sua famiglia. Appassionato di storia e studioso, in modo particolare di tutto ciò che concerne la battaglia del Sangro e di Ortona tra il novembre e il dicembre 1943, ha sviluppato, nel corso di decenni di ricerca presso gli archivi italiani, il Bundesarchive di Freiburg im Breisgau, il National Archive di Washington e il Public Record Office di Londra, un’approfondita e completa conoscenza degli eventi storici e dei protagonisti, degli opposti schieramenti. Ha tra l’altro partecipato, come relatore, a diversi convegni ed incontri di interesse storiografico, ha pubblicato diversi articoli di interesse prettamente storico legati alle vicende della battaglia di Ortona; è stato collaboratore in diversi documentari sulla guerra in Abruzzo e sulla battaglia di Ortona a livello nazionale ed internazionale. Frequentemente accompagna comitive di veterani e parenti dei caduti a visionare e descrivere i luoghi in cui si sono sviluppati i momenti più significativi di quella battaglia, a ripercorrere gli itinerari degli attacchi, ad individuare le postazioni difensive tedesche, a conoscere la morfologia del terreno e, quindi, le difficoltà ambientali in cui si trovarono gli eserciti contrapposti in occasione dei combattimenti.
A seguito del lavoro di ricerca condotto presso gli archivi tedeschi ha avuto modo di entrare in contatto anche con i parenti di alcuni dei caduti tedeschi nella battaglia di Ortona, avendo la possibilità di raccontare la storia di questa battaglia attraverso il recupero di un’ampia documentazione storica ed archivistica che l’ha portato a pubblicare, nel dicembre 2013 in occasione del 70° anniversario della Battaglia di Ortona, il suo primo libro “Assolutamente Resistere! La battaglia di Ortona attraverso i diari di guerra e la memoria dei soldati tedeschi”. La presentazione del libro, avvenuta alla presenza di un folto ed interessato pubblico il 27 dicembre 2013, ha visto per la prima volta insieme, ad una commemorazione di questo importante fatto d’arme, l’Addetto Militare dell’Ambasciata Canadese e Tedesco.
Andrea Di Marco, con il suo contributo storiografico, ha offerto una lettura di quella battaglia partendo dalle strategie politico militari fino a portarsi a poco a poco all’altezza d’uomo andando a farci comprendere come fossero simmetricamente identiche le emozioni, le sensazioni, le tragedie dell’umanità di quelli che egli definisce semplicemente “gli altri combattenti”, dando la voce a chi quelle sofferenze e stati d’animo li ha vissuti: attraverso i rapporti ufficiali, la memorialistica e le pagine dei diari di quanti avevano combattuto ad Ortona, è riuscito a dare una descrizione degli orrori attraverso gli occhi di chi c’era a prescindere dal colore delle divise e dall’ideologia che li ha contraddistinti.
Attualmente sta lavorando, dopo un lungo periodo di traduzione del materiale documentario, alla stesura di un nuovo libro che descrive la strategia difensiva tedesca dalla Bernhard Linie alla Moro Stellung (ottobre – dicembre 1943) e di un altro che racconta la storia della 26ª Panzer Division dalla difesa sulla linea del Sangro fino al gennaio 1944.
NOTE DEL REGISTA:
ANTHONY SARRACCO è produttore e regista del documentario Montecassino: l’Abbazia indis-truttibile. Anthony è un fiero membro della CSC ed ha vinto diversi premi per la narrativa in molteplici ambiti. Quest’ultimo progetto in particolare è nel cuore del giovane regista. La famiglia di Anthony è immigrata in Canada alla fine degli anni 50’, dopo che la guerra aveva devastato l’Italia. I suoi nonni non solo hanno vissuto la guerra, ma abitavano a pochi passi dall’Abbazia di Montecassino. Durante la sua infanzia egli ha passato le vacanze estive con i suoi nonni che dopo molti anni trascorsi in Canada sono tornati nella terra che erano stati costretti a lasciare, per trascorrere una vita tranquilla.
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